Il progresso scientifico dai primi i del ‘900 ad oggi ha portato moltissime profonde novità in campo industriale, medico, elettronico, automobilistico e meccanico che influiscono positivamente sulla vita di tutti i giorni; invece nel settore delle armi portatili le intuizioni , le scoperte e le soluzioni nei sistemi di funzionamento delle pistole sono sempre rimaste le stesse (a parte le logiche migliorie dei materiali) , abbiamo:
1. Revolver
2. Pistole con chiusura labile( canna fissa e contrasto con molla)(es.walther ppk,br.1910,beretta 34…)usata maggiormente nei calibri inferiori al 9para.
3. Pistole con chiusura sistema Browning (canna che viene guidata da una camme o gradino verso il basso e recupero con molla)(colt1911,br hp35,cz 75,……)usata in calibri dal 9para in su.
4. Pistole con chiusura a blocco di culatta(mauser c96,lathi 35….)
5. Pistole con chiusura a “ginocchiera”( luger)
6. Pistole con chiusura canna fissa con bietta di recupero(walther p.38,beretta 51….)
7. Pistola con chiusura a rulli (cz 52)
8. Pistole con chiusura a canna rotante(steyr 1912,mab p15,berettaPx4,….)
E poi……..basta.
Fatta questa doverosa premessa andremo a descrivere numerose pistole dalle differenti caratteristiche progettuali e tecniche, presentandole in ordine alfabetico con foto; non tanto le loro caratteristiche tecniche e\o storiche che trovate su libri e riviste, quanto piuttosto nelle particolarità , talvolta sorprendenti, di ognuna di esse , che abbiamo notato nel corso delle ore vissute sulle linee di tiro in quarant’anni di passione.
Iniziamo dalla A :
ASTRA 400 – nata nel 1921 come arma di uso militare si distingue per due particolarità:
a) questa pistola, di disegno moderno ma con difetti antichi come mire invisibili ed impugnatura troppo verticale, pur essendo camerata per una cartuccia potente come la 9 mm stayer ( 9X23 ) , mantiene il sistema di chiusura stabile con canna fissa e quindi una molla durissima che rende veramente difficile armare e mettere il colpo in canna essendo poi il cane interno non raggiungibile con le dita.
b) La cartuccia, a differenza di tutte le altre pistole , non viene camerata appoggiandosi con la circonferenza anteriore del bossolo ma viene “pizzicata” da una grande semicircolare unghia dell’estrattore robustissimo che può pertanto trattenere diversi tipi di munizioni nelle sua lunga sede.
ESPERIENZE CURIOSE
Date queste caratteristiche essa può camerare e sparare i seguenti calibri:
9×23 – 9×21 – 9×19 9×18 police – 9×17 – 9 makarov – 38 superauto
7,63 mauser – 7,65 parabellum – 7,62 tokarev – 8 nambu
Sparando 10 colpi per ognuno di questi calibri abbiamo riscontrato che:
a) Tutti calibri sono stati camerati senza problemi , con grande fatica delle dita , eccetto l’8 nambu che però forzando un poco è stato esploso normalmente.
b) l’arma non ha inceppato con i calibri 9×23 -9×21- 9×19- 9×18 e 38 superauto , mentre non ricaricava con tutti gli altri.
c) Per quanto riguarda la precisione una sorpresa. Con il 9×23 a 25 metri in posizione di tiro accademico su bersaglio pl manteneva, anche ed oggettivamente a causa delle sue mire “belliche” sottili e strette pertanto poco visibili , una rosata poco concentrata e vagante nel raggio del “9”. Idem con 9×21 , 9×19 e 38 superauto .
La munizione in cal 9×18 otteneva invece una stretta rosata di 3 dieci e 2 nove concedendo un risultato inaspettato ma anche illogico considerata la palla in piombo come tutte le altre ,eccetto per 9×23 e 7,63 mauser.
Tutte le palle, comprese 7,65para , 7,63 mauser e 8 nambu, giungevano sul bersaglio inclinate e distorte ma sicuramente lesive.
PAGELLA : un’arma dell’inizio secolo scorso con soluzioni tecniche originali, sicuramente una pistola versatile ed utile alla sopravvivenza che “macina” tutte le munizioni con diametri di fondelli simili; con un’ estetica avveniristica ed un’architettura antica allo stesso tempo . Si merita un bel…7 .